PENSIERI MARIANI del Beato Gabriele M. Allegra O.F.M.

Sento che la Madonna dolcemente dirige la barchetta dell’anima mia verso il mio sogno, per vie sconosciutissime e impreviste. A me non resta che abbandonarmi a lei.

Per me la vita spirituale è la cosa più semplice: consiste solo nel vivere con la Madonna, come Gesù Amore.

Ti domando o Maria, o dolce mamma: la grazia del martirio,

di essere umile e obbediente e di vivere da vero francescano ignorato e sulla croce.

In questa terra pagana, accanto a idolotti di pietra e mostriciattoli di legno, noi passiamo seminando Ave Maria. Certo, in appresso, qualcosa nascerà.

Quando ho bisogno proprio del suo intervento, le dico: Mamma, cominciamo! Ovvero: io comincio nel tuo nome, sta a te di fare il resto! E se sapesse quanto sono audaci le mie speranze! Le dico: Mamma, per quest’anno ho bisogno di tanta carta, di tanti soldi, di tanti volumi … e tutto arriva.

Sì, io tocco con mano l’aiuto della Madonna.

La sede della sapienza (Maria) mi sta sempre davanti e alla sua soave presenza io scrivo.

Mi pare di aver trovato nel Cuore Immacolato di Maria tutte le grandezze, le perfezioni, la missione, il mistero, anzi tutti i misteri mariani.

Quando sono stanco vado in chiesa a visitare il Sacramento e a leggere qualche libro sulla Madonna: mi passa subito la stanchezza.

In tutti i vostri bisogni, angustie, perplessità ricorrete a questa buona Madre, che vi dice, come al contadino di Guadalupe ‘Venite a me, che sono sempre la vostra madre pietosa.

Ti domando o Maria, o dolce mamma: la grazia del martirio, di essere umile e obbediente e di vivere da vero francescano, ignorato e sulla croce.

 

Per opera dello Spirito Santo l’Immacolata Maria, concepì, generò Gesù, nostro Capo; per Esso Maria genera i membri del suo Mistico Corpo. Noi tutti fummo da Lei, nello Spirito Santo, gestati e partoriti alla vita eterna. Noi tutti Essa nutre, educa, forma affinché diventiamo immagini viventi del suo primogenito Gesù.

 

Nella Madonna si trova la pienezza di vita e di verità per tutti e chiunque aneli alla vita e alla verità, accostandosi a Lei sarà saziato.

 

 

Dobbiamo lavorare in Maria e per Maria, cioè vivendo nel suo Cuore e consacrati al suo Cuore, ché così non peccheremo; dobbiamo predicarla, farla conoscere e farla amare, ché così otterremo la vita eterna!

 

Il Crocifisso e l’Addolorata sono davvero la nostra indescrivibile, infinita ricchezza, la nostra ineffabile letizia, la ragione di tutta la nostra speranza, la sorgente indefettibile della carità.

 

 

Dio ha donato al mondo la sua infinita misericordia dandoci il Figlio suo Gesù per mezzo di Maria e continua ad effondere su di noi i doni del suo amore onnipotente per mezzo del Cuore materno e Immacolato di Maria.

 

La Madonna ci concede i beni temporali in quanto per essi possiamo raggiungere quelli eterni; ce li nega in quanto essi ci sono d’ostacolo al conseguimento di quelli, ovvero perché essi ben sovente ci impediscono di assomigliarci più perfettamente, più completamente a Gesù.

 

La Mamma di Gesù è la madre nostra e noi, ci pensiamo o no, siamo suoi figli.

 

La Mamma celeste si fida e vuol fidarsi sempre dei suoi figli.

 

Anche il peccatore più disperato, se pensa di amare la Madonna, se comincia la sua nuova vita consacrandosi a Lei, anche lui può diventare un amante di Gesù e della Mamma sua come san Giovanni Evangelista o santa Maria Maddalena.

 

La Mamma infonde nei nostri cuori lo spirito di un’umile e continua contrizione, ci conforta a sempre sperare, ci compatisce, ci consola, ci protegge, anzi si fida di noi.

 

I peccati, di cui ci si pente, possono accrescere la nostra contrizione, la nostra umiltà, la nostra fiducia e quindi, alla scuola della Madre di misericordia, possono essere sfruttati vantaggiosamente nella via dell’amore.

 

 

In qualunque stato l’anima si trovi, io credo che, volendosi dare a Dio e compiere davvero la sua volontà, la via più facile e più sicura sia quella di consacrarsi alla Madonna, al suo Immacolato Cuore.

Consacrandoci a Lei noi riconosciamo e accettiamo di fatto di essere suoi figli e suoi militi.

Consacrandoci a Lei noi Le facciamo donazione stabile di noi stessi e dei nostri beni, ci proponiamo di imitare e di rinnovare in noi la dipendenza di Gesù durante i nove mesi della sua gestazione, in quel secondo cielo che fu il seno dell’Immacolata, e durante la vita oscura e laboriosa di nazareth.

Consacrandoci alla Madonna noi vogliamo sentire nel nostro cuore quello che Gesù sentì nel suo quando, soprattutto nei misteri della sua Infanzia e della sua vita nascosta, volle sempre dipendere dalla sua Madre Immacolata.

 

Ad imitazione di Gesù Bambino, bisogna dipendere ogni momento e in tutto dalla nostra santissima Madre Maria.

 

Alla Madre si può dir tutto, alla Madre si può chiedere tutto. Si pososno raccontare a Lei le nostre miserie più umilianti e i nostri bisogni più stringenti. Possiamo intrattenerla sulla malattia di una persona cara e possiamo parlarle delle nozze di un fratello, di una sorella, dei figli.

 

Alla Mamma Celeste parlò di tutto, chiese tutto.

 

Il figlio che chiede alla Madre Celeste il dono dell’umiltà, la somiglianza col suo Cuore umilissimo, la fa sussultare di gioia! Giacchè in questo modo noi Le permettiamo di renderci conformi più presto all’immagine del suo Primogenito, il Signore Gesù. Non si pensi che si possa lasciare il peccato, praticare la virtù, esercitare l’apostolato senza l’umiltà. Essa è la disposizione fondamentale del cuore dei ver figli di Dio.

 

Tutto abbiamo ricevuto in dono, tutto ci è stato elargito dalla misericordia infinita del Padre Celeste, perché Egli ci ha amato sin dall’eternità del Figlio suo.

 

Pregare con umiltà, devozione e fiducia.

 

Nel Cuore di Maria c’è, vivente, Gesù.

 

Come Gesù, Maria è dolce e umile di cuore. Dopo Gesù, è la più grande umile, e quindi la più intrepida figlia del Padre, la sua più zelante glorificatrice, la sua eterna lode di gloria.

 

Che la Vergine umile ci faccia umili! E ricordiamoci che l’anima umile, è coraggiosa, intraprendente, forte, intrepida.

 

Gli umili possono tutto in Colui che li fortifica, sono strumenti dell’Amore Onnipotente, sono militi imbattibili della Immacolata e umile Regina dell’universo.

 

La mediazione di Maria fa parte della mediazione di Gesù e, come questa, sgorga dall’amore infinito del Padre.

 

L’azione santificatrice della Chiesa è la continuazione della materna mediazione di Maria.

 

Vestendo il Verbo di Dio del nostro uman velo, la Vergine gli diede la possibilità di divenire sacerdote e vittima.

 

Gesù desidera che noi ci diamo a compatire la Madre Crocifissa. Per Essa penetreremo più presto e più facilmente nel mistero della Croce, per Essa parteciperemo più generosamente alla Passione di Gesù, anzi ci daremo a compiere nella nostra carne quanto manca alla passione di Cristo in favore del suo mistico corpo che è la Chiesa.

 

O Madre dolcissima, tu ci cerchi instancabilmente, vorrei dire che ci insegui, con tutta l’amabile ed irresistibile forza del tuo materno amore!

 

O anima che leggi, forse oggi la Mamma Addolorate aspetta da te la conversione, la tua capitolazione! Hai assaporato l’amarezza del peccato, la delusione dei beni e degli onori di quaggiù, l’avvilente fumo dell’orgoglio. Arrenditi davanti alla Mamma tua, cui tante volte hai trafitto il cuore con le tue colpe. Essa ti ha sempre atteso, ti ha tanto atteso! Valle incontro, che ti vuole perdonare, benedire, abbracciare; poi, quando l’ora tua sarà giunta, vuol condurti a Gesù e renderti partecipe della gloria del suo sempiterno Regno!

 

Ti dibatti in una vita di tiepidezza e di compromessi. Hai paura del sacrificio, e perciò non gusti la dolcezza di essere figlio di adozione, figlio di Maria, erede del Cielo. Ti manca la forza, la decisione generosa, la fede viva.

 

 

 

 

 

 

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